Siamo nell’Agosto del 1492, Cristoforo Colombo, ottenuto il finanziamento da Isabella di castiglia e dopo mesi di calcoli e ipotesi sulla sfericità della terra, salpa dalle Canarie alla volta delle Indie dove … non arriverà mai!
Dopo due mesi di navigazione ed un quasi ammutinamento le tre caravelle attraccano inaspettatamente a Cuba, dando così inizio alla scoperta dell’America!
Negli stessi anni Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, diviene Duca di Milano . Il capoluogo lombardo si avvia ad un periodo di pieno rinascimento culturale ed economico con una delle corti più splendide del Nord Italia.
Proprio a corte, una sera al termine di un banchetto, in cucina regnano il caos e la disperazione. Il cuoco ha dimenticato il dolce nel forno, carbonizzandolo.
Mentre ci si affanna con timore a ipotizzare la reazione del Duca, lo sguattero Toni si avvicina al cuoco :” Maestro cuoco, in dispensa ho trovato un po’ di rimasugli: un pugno di farina, delle uova, un po’ di burro, qualche acino di uvetta e della scorza di cedro. Impastandoli insieme avevo preparato un dolce per la mia famigliola. Ma, se vuole, glielo dono di cuore. Provi a vedere se potrà piacere ai nobili convitati”
Il resto è storia. Il dolce apprezzatissimo è stato battezzato dal cuoco come EL PAN DE TONI ed entrerà da quel momento nella tradizione della cucina prima milanese e poi lombarda.
A volte gli errori portano a risultati inaspettati e davvero sorprendenti. Come è successo in questi casi al termine del quindicesimo secolo, ma anche quando questo non succede ne possiamo fare buon uso utilizzandoli come esperienze e facendoci ispirare per continui miglioramenti!